TARANTO - La cozza tarantina, diventa un filtro AR su Instagram: presto potrebbero giungere altre novità, su altri social…

“Cozza tarantina challenge”, questo il nome, e è stato creato dalla società di
informatica e comunicazione digitale Errepi Net, per promuovere in maniera
divertente uno dei prodotti gastronomici simbolo della nostra terra, la cozza
tarantina appunto, e strappare un sorriso agli utenti che lo utilizzeranno.
Per utilizzare “Cozza tarantina challenge” bisogna cercare il filtro tra
gli effetti disponibili nelle storie, con le parole chiave “cozza”, “Taranto”,
“cozza tarantina”, “Taranto capitale di mare”, “2 mari”.
Iniziare il gioco poi è semplicissimo: toccando lo schermo compariranno
a cascata le cozze tarantine e aprendo la bocca in corrispondenza del frutto
del mitile si guadagneranno punti, intercettando le cozze chiuse invece si
avranno delle penalità. Al termine del gioco, in base al numero di cozze
“mangiate” si otterrà il titolo di “cozzaro tarantino” in tre livelli (newbie,
pro, boss).
Il filtro, lanciato nella serata di giovedì 19 gennaio, ha già
registrato numeri importanti. In pochissime ore, più di 500 utenti lo hanno
provato, e in circa 200 hanno scattato foto o registrato un video durante il
gioco. «Il racconto di un territorio passa anche da un filtro Instagram, da un
gioco online e da tutto ciò che coinvolge la community.
Unire il mondo fisico e
digitale è il nostro mestiere e, appena possiamo, mettiamo le nostre competenze
in ambito tecnologico al servizio della promozione della nostra città. – spiega
Rossana Turi, founder di Errepi Net ed Extesa - Il mondo della mitilicoltura lo
abbiamo conosciuto da vicino, abbiamo avuto il grande piacere di lavorare al
fianco di veri “cozzari tarantini”.
Questa esperienza ci ha consentito di
apprezzare ancora di più il meraviglioso territorio in cui viviamo e
soprattutto la cura e il rispetto che i nostri mitilicoltori hanno per la
risorsa mare e i suoi frutti.
Questo filtro è destinato a diventare virale e ci auguriamo che, nel
nostro piccolo, questo strumento possa contribuire alla valorizzazione del
territorio e di uno dei prodotti identitari della nostra terra».